lunedì 16 marzo 2015

EXPO di Milano. Presenti i Conservatori italiani perchè costano meno. Quasi nulla

 Suona motivo di orgoglio del Ministero e dell'AFAM, nonchè del presidente della Conferenza dei direttori dei Conservatori italiani, m. Troncon di Castelfranco Veneto, l'aver programmato una presenza, dal primo all'ultimo giorno, di giovani dei nostri Conservatori all'Expo milanese prossima ventura. I giovani, che a gruppi piccoli e non, risiederanno per una settimana a Milano, dovrebbero - usiamo il condizionale - suonare all'interno del Padiglione Italia dalla mattina alla sera ( non si capisce) per i visitatori. L'illuminato Troncon, e con lui tutti gli altri direttori desiderosi di apparire, sacrifica  i 78 gruppi musicali sull'altare del presenzialismo, senza nessun altro scopo. Che altro farebbero?
Questi gruppi, messi lì in qualche angolo per non intralciare il traffico dei visitatori, ci fanno venire in mente quelle hall di alberghi cinque stelle  nelle quali c'è sempre qualcuno che sta al pianoforte o all'arpa a suonare  musica - nel caso dell'EXPO deve essere 'italiana' o scritta da autori stranieri in Italia' o di allievi di composizione dei medesimi istituti'; che fantasia? - che nessuno ascolta e che serve soltanto a coprire da orecchie indiscrete le confidenze che si fanno gli avventori.
 L'EXPO pagherà a questi giovani il viaggio e la permanenza a Milano; ma siamo sicuri che non li manderà in albergo all'Olgettina, dall'esperienza che abbiamo di altre presenze dei giovani musicisti.
  Tutto la complessa inutile macchina  si 'norma' - ah se studiassero un pò di italiano, oltre la musica, questi dannati direttori e dirigenti ministeriali - in un regolamento studiato e diffuso ad hoc.
 Prima che si optasse per questa degradante vetrina della musica italiana, s'era detto che l'Orchestra nazionale dei Conservatori - a proposito che fine ha fatto? Troncon non ha nulla da dire di quello che sembrava profilarsi come un vero gioiello cesellato, senza troppa cura, dai fondatori e curatori e poi sparita,  restando viva suolo sulla carta?- avrebbe dovuto aprire con un concerto sinfonico l'EXPO. Poi si è cambiato idea - forse non si avevano i mezzi per pagare le prove e il direttore, mentre si trovano i mezzi per l' elemosina ( vitto e alloggio) offerta ai giovani per tutta la durata dell'EXPO - rimandando forse(?) il concerto dell'Orchestra Nazionale dei Conservatori (ONC) a chiusura, quando, dovendo ( ?) essa stessa organizzare una tournée di concerti, come ha spesso fatto, verso la fine dell'estate ed inizio dell'autunno, le prove le avrà già fatte e sulle casse dell'EXPO dovranno pesare solo le spese per viaggio e alloggio.
 Ecco l'inutile insignificante partecipazione che la musica italiana ha organizzato per  l'EXPO  2015.

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