sabato 10 gennaio 2015

Zibaldone:TAR del Veneto,Provincia di Roma, Parlamento vergogna d'Italia, Nomine di 'genere'.

Ancora una sentenza che fa  girare i...    Il TAR del Veneto, interpellato sul caso delle grandi navi che solcano la laguna di Venezia giungendo  quasi dentro San Marco, ha dichiarato illegittima la norma che ne vieta il passaggio e perciò dal 2016 potranno nuovamente arrivare fino a Piazza San Marco per la gioia dei turisti ed il terrore del mondo intero che teme una catastrofe, quando al timone dovesse esserci un altro irresponsabile della  discendenza degli Schettino. Di fronte ad una simile sentenza non pochi si chiedono se non sia giunto il momento  di chiudere simili tribunali, dato che questa sentenza che suona di offesa all'intelligenza umana, non è la prima emessa da un TAR e non sarà, evidentemente, nemmeno l'ultima. Ma l'esperienza ci dice che  il TAR continuerà ad esistere  ed a sentenziare e il popolo italiano a chiedersi un'altra ragione di tale esistenza, oltre la stupidità. Ora, per il caso 'grandi navi a Venezia' tocca al governo  misurarsi con tanta stupidità.

 La Provincia di Roma, da cui dipende - come da tutte le Province di Italia -  la manutenzione degli edifici scolastici pubblici, ha stabilito - PER RISPARMIARE, altrimenti per quale altra ragione logica? - che gli impianti di riscaldamento nelle scuole di ogni ordine e grado, siano spenti ogni giorno alle ore 12. E fra le scuole, oltre quelle che fanno lezioni di pomeriggio - in questo caso che si fa?  Peggio per loro? - ci sono anche Accademie e Conservatori, nelle quali con le aule fredde non si può studiare (ne risentono anche gli strumenti musicali, perfino loro protesteranno)  e neppure, per l' Accademia di Belle Arti, avere a disposizione modelle che al freddo si rifiuteranno di posare nude. Forse quello dello spegnimento degli impianti di riscaldamento è uno dei punti salienti della riforma epocale esposta dal ministro Giannini e già lanciata dal premier Renzi. Si taglia il riscaldamento ma non si riesce a tagliare nessuno dei privilegi che chi comanda si è autoconcesso, avanzando il principio del 'diritto acquisito', come se il riscaldamento a scuola non debba essere considerato acquisito.

 E il Parlamento? Il Parlamento italiano - il discorso vale anche per il Senato, in attesa che lo chiudano - è  la vergogna del Paese. Alfano, che non è certamente quel grand'uomo che si immagina nè il grande statista al servizio del popolo che egli stesso si crede, ma sempre Ministro degli Interni resta, riferisce al Parlamento dei fatti di Parigi, davanti ad un emiciclo praticamente vuoto. Non è la prima volta di uno scandaloso spettacolo dei  rappresentanti del popolo, che di fatto rappresentano soltanto i propri interessi,  e che dimostrano, in molti casi,  una partecipazione minore dell'intero paese che sbagliando grossolanamente, li ha eletti, e che smentisce la convinzione che vuole i rappresentanti del popolo degni  ed assai simili allo stesso popolo che li ha eletti.

L'assentesimo sparisce di colpo quando si tratta di  fare affari con la politica. Come nel caso della elezione del segretario generale della camera dei Deputati, dove è stata eletta una figlia d'arte, anzi nipote e figlia e moglie di alti burocrati del Parlamento. In famiglia qualcosa come 7-800 mila Euro di stipendi l'anno in due. Insomma anche negli alti gradi della burocrazia prevale la famiglia, accanto alla nuova tacita regola che vuole il genere femminile preferito a quello maschile. Cosicchè sia Camera che Senato hanno ora due segretari generali donne.  A proposito del Senato poi, abbiamo appreso che il segretario generale,  è la dott.ssa Serafin. Il caso ha voluto che di questa signora, prima di conoscerne il ruolo istituzionale,  che vedevamo sempre al fianco di Grasso, non più tardi di qualche mese fa, proprio su questo blog, avevamo scritto testualmente: chi è  quella matta che  è sempre al fianco di Grasso. Perchè? Semplicemente perchè solo una matta poteva conciarsi a quel modo in cui era conciata la dott.ssa Serafin, biondo platino alla sua età, con un boccolo che le pende da un lato solo del viso, esattamente come fanno le ragazze con  alcune decine d'anni di meno della dott.ssa Serafin, e che vanno alla ricerca di un posto di lavoro, dunque in una condizione sociale anagrafica ed istituzionale che non è la stessa della Serafin. Anche ora che sappiamo chi è, quando la vedremo ancora così conciata, continueremo a dirci: ma come si concia quella matta,  aggiungendo senza timore reverenziale, del segretario generale del Senato?

E, infine, smettiamola con le nomine di 'genere' e a carattere 'familiare'. Forse il caso  della norma del decreto fiscale che avrebbe favorito Berlusconi, poi ritirata da Renzi, non si si sarebbe verificato se alla guida dell'Ufficio giuridico di Palazzo Chigi  non vi fosse stata messa da Renzi la sua ex capo dei vigili, dott.ssa Manzione, probabilmente non all'altezza di un ruolo così importante e delicato che  comporta  anche lunga esperienza. Sempre Renzi sembra  farsi carico del  futuro di intere famiglie del 'giglio magico', come sta facendo con la famiglia De Siervo che fa capo al patriarca, ex  presidente della Consulta, il cui figlio ha messo a capo di RAI.COM, e la cui sorella pare l'abbia promossa a Firenze, non lui personalmente, ma il suo scudiero Nardella.
 Se proseguisse in questo suo insano progetto potremmo avere la Madia, sindaco di Roma - come se non bastasse il disastro e l'inadeguatezza di Marino - e la Boschi a capo del dicastero della Giustizia.
 No, caro Renzi, il Paese s'è reso conto che il suo governo è formato da lei e da Padoan. Se lo immagina un paese guidato  nei dicasteri chiave dalle sorelline della Boschi, della Madia o della
Manzione  che Lei piazza dappertutto perchè sono donne, secchione, giovani  ed anche carine, non importa se poi siano inadeguate al ruolo, perchè  ancora inesperte?
 L'altra sera abbiamo visto all'opera un' altra parlamentare PD, Lia Quartapelle, che Lei avrebbe voluto al Ministero degli esteri. Carina, giovane - come nel suo standard - ed anche brava. ma su siamo seri.
 L'unico punto sul quale le diamo ragione, sebbene non ne abbia quasi su tutta la linea, è che sono più presentabili di tanti beceri loro colleghi maschi. Li ha sentiti l'altro giorno in Parlamento quelli di  5 stelle o della Lega che le davano del 'collaborazionista del terrore'? Nostro malgrado, le dobbiamo dare ragione: meglio la Boschi, la Madia la Manzione e la Quartapelle. Solo che la guida di un paese esige politici esperti.

Nessun commento:

Posta un commento