giovedì 22 gennaio 2015

Il diritto acquisito della povertà, per molti italiani

Di diritti acquisiti si fa un gran parlare in questi ultimi tempi, e lo fanno in molti,  ne straparla anche Capanna, ex Lotta continua, che  rinunciare al suo 'diritto acquisito' delle super pensioni non ci pensa affatto. Come non ci pensa affatto neanche quell'avvocato perugino, dipendente del Comune del capoluogo, che per una strana curiosa contingenza riceve una pensione di oltre 600.000 Euro l'anno. O quel segretario generale della Regione siciliana che, in difesa del diritto acquisito ad una ricca pensione, si è dimesso prima che entrasse in vigore la legge che gli avrebbe decurtato la pensione di oltre 400.000 Euro, l'anno - sia chiaro. E' bene chiarirlo perchè di questo passo non sarebbe neppure così peregrina l'idea che in Italia ci possano essere persone che percepiscono pensioni di 400.000 Euro, magari lordi, al mese.
 E, mentre, contro certi cumuli, quelli di poche lire, l'INPS spara  pallettoni, al punto da azzerare alcune pensioni minime, contro cumuli consistenti - come ad esempio quelli del candidato primo al Quirinale, il prof. Amato, sembra abbia consumato tutte le munizioni possibili. Ma il diretto interessato, Amato, che certamente non vi rinuncia ed anzi le somma alle briciole del suo stipendio come giudice costituzionale ( appena 400.000 Euro, l'anno), ha dichiarato che  molti dei suoi compensi finiscono in beneficienza (dei suoi familiari?).
E potremmo continuare con la lista di quelli che vengono definiti 'diritti acquisiti', e perciò intoccabili. Certo  i diritti, se meritati, conquistati, pagati e perciò acquisiti sarebbero intoccabili. Ma gran parte dei casi citati ed anche molti altri sono privilegi scambiati, per proprio comodo, in diritti.
 Come le pensioni baby, fra le quali quelle dei parlamentari di ogni ordine e grado, in cima alla lista di quelle da cassare seduta stante, senza attendere un minuto in più.   O i privilegi che uomini politici che hanno avuto un tempo delle cariche istituzionali, si sono dati, ed ai quali non intendono mai e poi mai rinunciare.  Esponenti di tutti gli schieramenti: ex presidenti di Camera e Senato, come Casini o Pera e altri ancora, hanno uffici e segreteria ed altri agi che comprendono magari macchina con autista ecc... nonostante non ricoprano più quelle cariche ed alcuni siano perfino sconosciuti ai più.
 In questo ultimi tempi, infine, sembra essersi diffusa la coscienza di  un altro diritto acquisito in Italia, difeso a denti stretti da una fetta sempre più grande di popolazione. Il diritto 'acquisito' alla povertà. E non c'è governo che intenda eliminarlo.

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