domenica 25 gennaio 2015

Che stagione di Caracalla sarebbe senza Elton John?

Fuortes  e Marino l'hanno annunciata come si annuncia una vittoria la venuta di Elton John a Roma, d'estate, alle Terme di Caracalla, il 12 luglio, per dar peso e spessore ad una stagione d'opera all'aperto fra gli straordinari ruderi delle terme romane che, ai loro occhi, evidentemente, non ne avrebbe. Peso e spessore, s'intende. E sta qui il problema. Si affidano a mani inesperte ed incompetenti  la custodia e valorizzazione di tesori che  esse non conoscono e che , se  fossero tutti come Marino e Fuortes, da tempo non esisterebbero più.
 Se esistono ancora e se ancora costituiscono oggetto di richiamo è per il rispetto che di questo nostro patrimonio hanno soprattutto gli stranieri che numerosissimi affollano d'estate gli spettacoli d'opera alle Terme di Caracalla. I responsabili di tali stagioni  basterebbe che annunciassero in tempo titoli, interpreti e date, il resto verrebbe da sé, anche senza sforzo alcuno aggiunto. Cosa che naturalmente non fanno tuttora a Caracalla con la gestione del 'gaffeur' Fuortes.
Certo conosciamo i titoli ( Butterfly,Bohème,Turandot) ma nulla ancora, con l' esattezza che questi elementi richiedono, di date e interpreti. E gli stranieri, soprattutto, dovrebbero fidarsi di un teatro che va in scena senza orchestra, come l'anno scorso, nella speranza che non accada mai più? E  senza conoscere gli interpreti dei titoli in programma, perchè l'Opera di Roma costituirebbe di per sé una garanzia?
 L'unica cosa che si conosce per filo e per segno è la venuta a Roma di Elton John, all'indomani di un altro suo concerto a Lucca. Si conoscono anche i prezzi dei biglietti (esosissimi!, per un sindaco ed un sovrintendente che predicano di voler portare  all'opera più pubblico ed anche, poveri noi!, di voler portare l'opera nelle periferie) e si sa perfino che i biglietti possono già acquistarsi. Per la stagione estiva ancora no, essendo ancora sconosciuti date e interpreti delle opere.
 L'unica cosa che non si sa è quanto costerà la venuta a Roma del baronetto ( che fra l'altro non vi manca da molti anni, essendo stato ospitato pochissimi anni fa all'Auditorium, sempre d'estate) e quanto si ricaverà, tolte le spese, se la platea di 4000 posti circa di Caracalla sarà al completo.
 Questo la  buffa coppia di dilettanti non lo dice, perchè comunque la venuta di Elton John, nella loro folle immaginazione,  dovrebbe servire da traino per la stagione d'opera. Costi quel che costi.

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