mercoledì 12 novembre 2014

Ciò che Fuortes non spiega alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati. E cioè l'esternalizzazione

Dal Sole 24 Ore apprendiamo che Fuortes è stato ascoltato dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, dove ha fatto la rivelazione della sua azione salvatrice degli 'esuberi'- non erano 'licenziati'? - come li chiama il quotidiano, non sappiamo se l'ha detto Fuortes o è stato inventato dal giornale.
 Fuortes ha detto che siamo ormai sulla buona strada per ritirare i licenziamenti, essendo stato individuato il modo per coprire il deficit di quasi 4 milioni di Euro che si annuncia, senza correzioni e risparmi, nel bilancio del 2015.
Ma  per la stagione che sta per cominciare - come accade ormai da tempo per i dati economici del nostro paese, sempre più negativi delle previsioni -  temiamo che l'assurdo titolo inaugurale ( Rusalka) al posto di 'Aida', che avrebbe dovuto dirigere Muti, si rivelerà al botteghino un fiasco. L'ennesimo di un teatro che non è ben governato, a cominciare dal sovrintendente che capisce molto poco di quello che fa.
 Però ha anche rivelato che Muti, ormai fuggito a gambe levate da Roma, ha manifestato la sua intenzione di restare comunque 'direttore onorario a vita' dall'Opera di Fuortes. Una barzelletta ( il titolo offerto ed accettato dal maestro, che non voleva  esser coinvolto nel teatro con un incarico vero) che si tinge di tragicità.
 Comunque Fuortes, se l'è fatta sotto, ed adesso corre ai ripari, volendo dimostrare, dopo aver fatto il casino, che sa come cancellarlo. Lui  ha già in tasca la ricetta per sistemare tutto, ritirando preventivamente i licenziamenti, decisione che annuncerà ufficialmente dopo il CDA del prossimo 23 novembre, quando sottoporrà ai consiglieri il piano di rientro del deficit, in base al quale non si renderanno più necessari i licenziamenti.
 Ciò che però Fuortes non ha spiegato nè alla Commissione del Parlamennto e neppure all'opinione pubblica è la ragione - ed anche il suggeritore occulto, ma non tanto ( Nastasi) - di quella folle idea di esternalizzare orchestra e coro in un teatro che si prefigge di aumentare di molto la produttività. Sì, pensava follemente il Fuortes incompetente, aperto tutti i giorni ma con orchestra esterna.
 Perchè non ha spiegato a nessuno ancora come mai mezzo mondo gli si sia rivoltato contro dicendo che non capiva ciò che faceva e  solo per questo si doveva togliere di mezzo? Perché da tutta Europa gli si è dato dell'incompetente? Perché nessuno al mondo capisce come si governa un teatro e solo lui lo sa? Forse che sono tutti sfaticati - anche dove i teatri restano aperti tutte le sere - e quindi vogliono difendere situazioni di privilegio? Perchè il suo progetto di 'esternalizzare' è stato tacciato di follia distruttrice?
 Se glielo ha suggerito Nastasi lo dica, e faccia prendere  anche a lui la  dose di fischi  e di insulti che da tempo si merita; non  li tenga tutti per sè, anche se tra 'fratelli' - come più d'uno va  insinuando - ci si dà sempre una mano. Fratelli sì,  ma perchè anche fessi (o criminali)? Aspettiamo.
Oggi o domani, prima che esca di scena, o magari anche dopo, una spiegazione della sua folle idea Fuortes deve fornirla. perchè se non rivelerà il creatore di tale follia, la sua carriera, già compromessa, sarà finita del tutto, nonostante i successi all'Auditorium e  la fiorente attività della sua società, IZI spa, che fornisce pareri alla pubblica amministrazione, dove forse sarebbe da cercare il successo stratosferico venutogli negli ultimissimi anni.

Nessun commento:

Posta un commento