lunedì 4 agosto 2014

Basta con gli imbrogli nei quali ora si esercita anche la Corte dei Conti. E lasciate in pace le pensioni meritate

 La Corte, che deve controllare i conti dello Stato, accogliendo il ricorso dei diecimila consiglieri regionali e provinciali ecc... ecc... ha deciso che l'utilizzo dei fondi destinati ai gruppi politici per la loro attività di governo od amministrativa è insindacabile, e spetta soltanto ai diretti interessati. Ma se uno con i fondi pubblici paga una prostituta(o)? Non si deve essere maliziosi: il consigliere voleva stabilire un contatto con persone emarginate, sue elettrici o elettori. E se uno sniffa e paga la roba con soldi pubblici? Come fa un amministratore a governare il suo territorio, se non  si da da fare per conoscere di persona e direttamente che cosa accade nel suo territorio? Se tanti sniffano, deve farlo anche lui, se molti vanno a puttane, ci deve andare anche lui. Ma allora tutto è concesso e permesso in nome di tale principio? Sì, ha detto la Corte, salvo che uno non si compri le mutande verdi invece che bianche che costano meno,  solo perché ama quel colore. La Corte ha specificato che le mutande può anzi deve comprarsele, per non andare con il coso di fuori, ma il colore verde, trattandosi di un optional non indispensabile, se lo paga con i soldi suoi. Insomma non v'è proprio nulla che non possa pagarsi con i soldi pubblici l'amministratore, si è chiesto alla Corte? Non può pagare un sicario per scannare il suo peggiore avversario politico. Almeno questo.
 Si è riaperto il capitolo 'prelievo' sulle pensioni. Nei giorni scorsi abbiamo letto dell'infame progetto di  mettere una taglia sulle pensioni superiori a 35.000 Euro lordi. Una vera taglia, pesantissima, e a svantaggio di chi già fatica ad andare avanti. E forse la metteranno questa taglia, tanto a nessuno importa di chi non conta.  Ma come si può pensare di tagliare pensioni che , pur calcolate con il sistema retributivo più vantaggioso, sono state ottenute dopo 40 anni di servizio e contributi versati?
Mentre, invece, non se ne farà niente di un'altra faccenda di cui da tempo si parla, ma che mai verrà risolta, nonostante oggi se ne torni a parlare per l'ennesima volta. Mettere in un modo o nell'altro un freno ai vitalizi immeritati di cui l'Italia del potere è piena zeppa, discutendo sui contributi versati in base ai quali la pensione andrebbe ricalcolata. Chi pensa che il Governo vuole davvero mettere fine a questa ingiustizia non ha capito nulla, perchè è impossibile che la casta ponga fine essa stessa a questa condizione privilegiata  raggiunta dopo tanto lavoro: una legislatura, manco intera!

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