giovedì 12 giugno 2014

Sottoscrizione. Firmate per una telecamera nelle mutande della ...Santanchè

L'uscita della Santanchè, nel corso di una trasmissione condotta da Ilaria D'Amico su SKY, dal titolo 'tango' - e non 'tanga' come farebbe pensare il linguaggio da caserma della Daniela Santanchè - ci ha indotti ad aprire una sottoscrizione per mettere una telecamera nelle mutande, 'tanga' forse, della parlamentare, che la vorrebbe invece  nelle mutande della D'Amico, perchè in quel luogo appartato e solitario,  precluso ad altri occhi indiscreti oltre quelli di una  telecamerina, anche in quello, secondo la parlamentare, i magistrati qualcosa scoverebbero. Ha ragione la Santanchè, che non teme scoperte immorali per sè. Del resto le sue intenzioni in fatto di morale sessuale le aveva espresse molti anni fa, prima della sua liaison con Sallusti e del suo contratto per la pubblicità del Giornale, quando aveva detto che Berlusconi, che aveva tutte le donne che voleva a sua disposizione ma in posizione distesa, in quella posizione non avrebbe mai avuto anche Lei, la Maria Goretti della piazza milanese, nè allora nè dopo, nè mai.  E così è stato. Perciò mettiamo una telecamera nelle mutande della Santanchè e  ci renderemo conto che Lei è una donna tutta d'un pezzo. Telecamera o non telecamera, lei non la dà a nessuno. Mai.  Avremo sprecato solo i soldi che costa oggi una microtelecamera, ma  avremo verificato che pasta di donna è Daniela Santanchè.

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