venerdì 27 giugno 2014

Pensiamo ai giovani per il futuro del nostro paese.

Nell'annuale rapporto sulla cultura realizzato da 'Federculture', il presidente Roberto Grossi, che non ha risparmiato critiche alla politica culturale del governo, ha avanzato idee e progetti per far rinascere il nostro paese. Puntando sui giovani e la formazione. Ecco qualche esempio.
'Abbiamo esaminato la vs domanda di finanziamento rivolta a codesto ministero. Avendo constatato il pareggio di bilancio, non possiamo sottoporre la vostra richiesta alla 'Commissione consultiva Musica''. In parole povere, se la richiedente fondazione avesse avuto un passivo di bilancio il Ministero avrebbe preso in considerazione la richiesta. Questa assurda lettera inviava il direttore generale per lo 'spettacolo dal vivo' del Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo (MIBACT), Salvatore Nastasi, alla presidenza della Onlus 'Orchestre e cori giovanili in Italia', fondata qualche anno fa da Claudio Abbado, sul modello dell'analogo famoso movimento venezuelano creato, quasi quarant'anni fa, da Antonio Abreu ed oggi ammirato, importato ed imitato in molti paesi. La fondazione italiana chiedeva un sostegno finanziario al Ministero, in considerazione dell'alto valore educativo oltre che strettamente musicale dell'iniziativa che sta prendendo sempre più piede nel nostro paese, nel silenzio quasi generale, mentre, per il futuro, già ora fa molto ben sperare. E il ministero risponde picche.
Perchè oggi molti giovani artisti guardano a Berlino come ad una delle capitali europee più ambite dove vivere, formarsi ed avviare un'attività artistica - si chiede Grossi? La risposta è semplice. In quella grande capitale agli artisti sono riservate residenze molto stimolanti a condizioni accessibili. In Italia no. Eppure nel passato chi voleva lavorare nel campo delle arti, metteva in programma una lunga residenza in Italia, dove alcuni paesi europei, più attenti al problema, mantengono tuttora viva quella tradizione. E, infatti, sono sotto gli occhi di tutti le residenze romane di due accademie, quella francese (Villa Medici) e quella tedesca ( Villa Massimo) che ospitano 'borsisti' ( pittori,scultori,letterati,musicisti, registi ecc...), dei rispettivi paesi ma anche di altri.
A Roma, ad esempio, che vanta alcuni istituti di alta cultura, dal Conservatorio, all'Istituto di cinematografia, alle Accademia di Arte Drammatica, di Belle Arti e di Danza, si potrebbe costituire - avanza Grossi - una rete interdisciplinare delle arti, alla quale affidare ville e proprietà sequestrate alla malavita, per farne residenze per gli artisti giovani meritevoli, e , più in generale, luoghi votati alla creatività.
Non è possibile che in Italia ci siano incentivi ( agevolazioni e detrazioni fiscali) per l'acquisto di qualunque cosa, dalle lavatrici, ai mobili, alle macchine e di qualunque altro marchingegno, mentre nessun incentivo è mai esistito per l'acquisto di libri, che, infatti, calato di quasi il 60% nel primo trimestre di quest'anno – una caporetto! - o di apparecchiature per la creazione artistica.

L' insensibilità verso la formazione culturale e l'età giovanile, si manifesta anche in altre curiose anomalie. Una maestra, in visita ad un museo statale, con la sua classe, ci ha segnalato che quel museo non prevedeva ingressi agevolati per gli studenti. E perciò, al botteghino, ha pagato il costoso biglietto intero per lei e per ciascuno studente, che forse non metteranno più piede in un sito d'arte. Non sarebbe ora di cambiare?

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