venerdì 6 giugno 2014

Firenze si affida alla signora Pavarotti

Il neo sindaco fiorentino, Nardella, in procinto di mettere su la squadra che l'affiancherà nel governo della città, ha in serbo un colpo grosso: affidare la diffusione nel mondo dell'immagine di Firenze non a Giotto o  a Dante, ma alla signora Mantovani, sposata Pavarotti, la vedova del grande cantante. E già immaginiamo come potrebbero andare le cose  alla sig.ra Nicoletta Mantovani, a capo del dicastero, senza portafoglio, degli esteri della repubblica fiorentina.  Pranzo ufficiale in Cina, al quale partecipano i massimi esponenti di quel governo, in occasione della inaugurazione della copia perfetta di Santa Maria del Fiore, non luogo di culto ma centro commerciale. Magari gli esponenti del governo cinesi presenti non sanno che Pavarotti è morto,  ed allora all'annuncio che sta per arrivare Pavarotti,  che anche in Cina conoscono, non si curano di infornarsi meglio. Arriva una signora minuta -  attenti: tanto minuta quanto determinata - nessuno l'applaude, tutti aspettano Pavarotti; la delegazione italiana  in imbarazzo, va subito a spiegare ai notabili cinesi, che Pavarotti è la signora, vedova del grande cantante. Non sappiamo immaginare la reazione, e comunque non la diremo per rispetto alla signora.  Dicono che Nardella sia diplomato in violino e che abbia annunciato che il giorno in cui non facesse più l'amministratore pubblico, forse potrebbe riprendere il suo violino per guadagnarsi da vivere. Immaginate, a quel punto, se Nardella, tornato a suonare in orchestra, un giorno, indisposto, mandasse sua moglie, cui ha affidato il suo strumento, a sostituirlo - immaginate la reazione degli orchestrali e del direttore.

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