venerdì 23 maggio 2014

Ultimissime dalla palude della politica italiana

Sembra che quando ha avuto la notizia ufficiale riguardante Sandro Bondi, suo fedelissimo e devoto poeta, del suo abbandono del ruolo di coordinatore ed amministratore del partito, Berlusconi si sia lasciato sfuggire - lui che non ha mai detto parolacce e mai neppure cose sconce, semmai pensava di farle senza dirlo anche se non le ha mai fatte - una di quelle frasi che ogni giorno escono dalla boccaccia di Grillo, conterraneo della coppia Bondi, insomma un vaff... con tutti i crismi. E che quando  lo stesso Berlusconi ha reso noto che l'amministrazione del partito la PASSAVA a Maria Rosaria Rossi, già sua fedelissima 'femme de chambre' - a proposito: ma la Rossi non è un deputato? quando va in Parlamento se sta sempre al servizio del suo capo, più insostituibile della stessa giulietta-Francesca Pascale?- dal partito s'è levato un  coro generale di protesta. E che Berlusconi abbia mandato a dire a tutti: volete vedere che se chiudo i rubinetti restate tutti senz'acqua? che tradotto voleva dire: i soldi, tutti questi anni, chi li ha messi? e allora dispongo come mi pare dell'amministrazione dei medesimi.
Ma la vera notizia di queste settimane precedenti le elezioni europee ed anche, in alcuni casi, amministrative è che il condannato  per frode fiscale Berlusconi, affidato ai servizi sociali, invece  che ai domiciliari come un tribunale di gente che decide avrebbe dovuto fare, ha fatto campagna elettorale come un qualunque cittadino italiano che gode dei diritti civili, dei quali pure è stato privato Berlusconi che, difatti, non può votare. Questa è la vera anomalia: un signore condannato per frode fiscale che predica ai cittadini italiani come uscire dalla crisi e come  venire incontro alle richieste della ggente. Non più con i soldi suoi, ma con quelli degli altri, di tutti, con i soldi che con la frode fiscale, lui ha contribuito ad asciugare.
 Infine. Perchè Renzi non ha mai citato, nel corso dei suoi numerosissimi interventi pubblici e televisivi, la scadenza della prossima presidenza italiana dell'Unione europea, che scatterà all'indomani delle elezioni; per quale sarebbe davvero destabilizzante,  ed incomprensibile per i nostri partners europei, se coincidesse con lo sfascio, ultimo in ordine di tempo, della politica in Italia?

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