mercoledì 16 aprile 2014

salutare censura

 Se il pubblico della tv italiana seguisse soltanto Rai Parlamento, si farebbe delle nostre attuali due Camere  legislative una idea molto diversa dalla realtà,  anzi diversissima. Viene inquadrato il ministro o il capogruppo di turno, in primo piano, lasciando accuratamente fuori qualunque totale, da cui ricavare una immagine dei parlamentari. Il più delle volte le aule sono vuote, vistosamente vuote - come si deduce, invece, da altre trasmissioni, telegiornali o dirette di altre reti. Insomma Rai Parlamento tenta di stendere un velo pietoso per nasconderci, almeno così sembra, quale monnezza noi abbiamo eletto come rappresentanti . Gentaglia, autentica gentaglia per la quasi maggioranza degli eletti. e se non gentaglia, praticamente gentucola interessata  ai propri affari. Durante qualunque relazione, anche in casi di votazioni importanti, non c'è uno che ascolti, tutti chatttano- li mort...loro!- parlano a telefono, scrivono al computer- che cosa si scrivono ?
 C'è però qualche caso in cui, dai telegiornali, apprendiamo che le camere non sono popolate di cadaveri, ma di gente di cui vergognarci. Le proteste ormai giornaliere ci mostrano una massa di cialtroni, cafoni, che , senza esagerazione, andrebbero trattati con la stessa durezza con la quale a parole vengono apostrofati coloro i quali sono  professionisti riconosciuti del casino sociale. Oggi, nelle due sedute al Senato ed alla Camera, durante l'approvazione della legge contro il voto di scambio,  abbiamo avuto una ulteriore prova di quanto sia necessario al più presto chiudere almeno una delle due camere e, della restante,  fare a tutti i parlamentari, ridotti comunque di numero, almeno una prova tossicologica.
 Si lamentano delle maniere forti con cui li ha apostrofati papa Francesco, non ne hanno ragione; perchè noi  che non siamo papa Francesco, possiamo solo vergognarci di loro.  

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