mercoledì 26 marzo 2014

Bagnasco, il cardinale, che s'impiccia della scuola italiana e tace per gravi fatti di casa propria.

Questa è bella, anche se non nuova in un paese in cui per alcuni incarichi cosiddetti apicali, come ad esempio in Rai, occorre il beneplacito del Vaticano: che c'entra il Vaticano con la Rai. Come anche che c'entra Bagnasco, il cardinale che sembra sempre uscito dal costumista ogni volta che si presenta in pubblico, in spregio allo stile inaugurato dal papa argentino, con un opuscolo  che il Ministero dell?Istruzione stava per stampare ed inviare in tutte le scuole italiane allo scopo di educare i giovani ad accogliere la diversità, compresa quella sessuale, a combattere l'omofobia. Che cosa ha detto quella mente di Bagnasco? ha detto che  con questo opuscolo si vuole annullare, ideologicamente, la differenza fra uomo e donna. Ma perchè non va a dire queste cose nella sua chiesa che pullula di omosessuali ( ed ahimè anche di pedofili?) e magari non le va a dire anche a Papa Francesco in persona? Bagnasco, che deve innanzitutto presentarsi come un  pastore e non come un notabile con le sue camicie inamidate e lo sfarzo di ori sul petto ed alle mani, o addirittura come un modello attempato appena uscito dall'atelier di Dolce & Gabbana, deve farsi gli affari suoi: la scuola italiana se ritiene di dover educare a questi valori civili le giovani generazioni deve poterlo fare in tutta libertà. Gli ha fatto da spalla, al cardinale, un oscuro parlamentare del NCD - preoccupato di  non aver voti alle prossime elezioni - tale Toccafondi, non altrimenti noto prima d'ora.
La scuola italiana deve poter fare formazione ed informazione secondo le regole  del vivere civile e laico. La Chiesa italiana deve capirlo e non deve più intromettersi.
 E, il Ministero, che ha sospeso stampa e invio del dépliant informativo, male ha fatto a stare  sentire quei due. Il nuovo ministro denunci pubblicamente l'intromissione di Bagnasco, e proceda per la sua strada.
P.S. Se poi il cardinale non ha niente da fare allora si occupi di quel prete idiota che ha detto ad una giovane donna, cristiana, alla quale era stato asportato l'utero che ormai ogni sua ipotesi di vita felice  con un uomo  era stata stroncata giacchè quell'asportazione le precludeva la maternità ed anche quindi una vita a due, come  ha scritto a padre Augias  nella sua rubrica su Repubblica. Dica qualcosa il cardinale a quella bestia di suo prete, e lasci stare la scuola italiana.
 E poi qualche parolina la sprechi anche per quel seminarista di oltre vent'anni che ha molestato un ragazzino di otto anni ed ora è stato condannato. Non ha nulla da dirgli? Lasci intanto perdere la scuola italiana che sa badare  da sè alla sua condotta.
 Infine che cosa è eminenza questa storia che i vescovi italiani, nei casi di pedofilia, devono collaborare con la magistratura, ma non devono denunciare casi di cui sono venuti a conoscenza?  Ipocrisia, si chiama, vergognosa ipocrisia,  eminenza

Nessun commento:

Posta un commento