lunedì 10 febbraio 2014

Profanata la Galleria Borghese

Qualche giorno fa su tutti i giornali trovava grande evidenza la notizia che stava nascendo una nuova associazione di mecenati allo scopo di raccogliere fondi per la Galleria Borghese - forse il più bel museo italiano - che non aveva nella sua dotazione economica i soldi per la custodia e per il restauro dei suoi meravigliosi tesori. Iniziativa lodevolissima,  avviata da una giovane signora spagnola,  naturalizzata italiana per via di matrimonio, Maite Carpio in  Bulgari, la quale  ormai va considerata a tutti gli effetti una protettrice dell 'arte in Italia. Inutile dire che in questa associazione,m come del resto nelle altre già promosse, alcune per fini caritatevoli ( Agenda Sant'Egidio) è riuscita a raccogliere molti paperoni italiani che non hanno ancora  il pelo sul cuore e riescono a fare la mossetta di mettere la mano in tasca - nella loro di  tasca - per tiravi fuori  un pò di soldi.
 Oggi però viene fuori che per la cena di inaugurazione dell'associazione, ospitata  nella galleria,  non  s'è badato a spese, addossando tubi innocenti e tende ai monumenti ed alla galleria. Una vera VERGOGNA.
Molti anni fa si gridò allo scandalo quando l'Arena allestì una rappresentazione di Aida in Egitto, nel sito delle Piramidi, senza rispettare  quei grandi monumenti, come risultò dalle foto pubblicate dai giornali, dalle quali si vedevano anche allora tubi innocenti  addossati  ai monumenti, in taluni casi anche danneggiati. Allora si gridò allo scandalo. Oggi? Ci sembra che solo Repubblica ( nella 'romana') parli dello sconcio. Gli altri tacciono per non dare del cafone e del barbaro a ciascuno degli organizzatori e dei partecipanti alla magnata, all'ombra del Museo.
 Verrebbe da chiedersi: i soldi raccolti basteranno almeno a restaurare le opere danneggiate?
 E la Coliva,  anch'ella partecipe all'Associazione, non ha nulla da dire?
 La Coliva, direttrice della Galleria Borghese,  all'indomani della denuncia, se l'è presa con Repubblica affermando che in quella serata, come in tante altre organizzate in galleria pro galleria, sono state rispettate le regole.  Vogliamo crederle.
Però ci piacerebbe sapere quanto hanno sganciato i ricconi che fanno parte dell'associazione, perché da analoghe iniziative è venuto fuori che sono quasi sempre abbastanza tirchi. E poi sarebbe interessante sapere anche chi ha curato il catering della serata. Noi un sospetto lo abbiamo. Ma è solo un sospetto e temiamo di sbagliarci, altrimenti lo diremmo.
Oggi un altro giornale torna sull'argomento, 'Il fatto quotidiano', che si scaglia contro coloro che credono di poter comprare, con i loro soldi, anche la bellezza che, invece, appartiene a tutti, ed addita alla loro attenzione la diversa cura dell'arte che si realizza in altre nazioni, dalla Francia agli Stati Uniti.

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