mercoledì 15 gennaio 2014

Letto sulla stampa:15 gennaio 2014.Brutte e belle notizie

Cominciamo dalle buone notizie, son poche in verità, ma vale la pena segnalarle.
Innanzitutto da quella che riguarda Lucia Ronchetti, la compositrice oggi sulla cresta dell'onda internazionale, che è stata chiamata a far parte della giuria che sceglierà i prossimi 'Prix de Rome' , e cioè i 'pensionnaires' di Villa Medici a Roma, fra i  numerosi candidati nei vari settori dell'arte. In giuria siede anche l'attrice e produttrice cinematografica che vive una storia sentimentale con il presidente Hollande, ma anche questa è una buona notizia.( Contrordine dell'ultim'ora: l'attrice è stata esclusa dalla giuria, per intervento diretto della ministra di origini italiane, Filippetti. Uno schiaffo al direttore dell'Accademia di Francia a Roma che l'avrebbe scelta? O forse troppo poco autorevole - altro schiaffo al direttore di Villa Medici - per far parte della prestigiosa giuria?)
La seconda buona notizia- che era già sui giornali di ieri- è la nomina di Marino Sinibaldi a presidente del consiglio di amministrazione del Teatro di Roma, dopo che Borgna si era sfilato per via delle numerose ed ingiuste critiche incrociate. Sinibaldi, direttore di Radio 3, viene dallo stesso ente dal quale veniva il suo predecessore, Scaglia, cioè dalla Rai. Scaglia scrittore, Sinibaldi animatore culturale fra i più vivaci ed impegnati. A testimoniare che oggi sono i  mezzi di grande comunicazione a mettere i vetrina i protagonisti della società; se non si appartiene ai  media, addio sogni. Solo che...solo che... Sinibaldi dovrebbe , a nostro modestissimo parere, dimettersi da Radio 3, come dovrebbero fare altri dirigenti Rai che occupano   poltrone di responsabilità anche fuori dell'azienda. Gubitosi che fa, si gira dall'altra parte per non vedere?
Ed ora - finalmente! direbbero i maligni- veniamo a quelle cattive.
 Alfano e non solo lui, perchè è in compagnia di Brunetta, il moralizzatore, e Masi, il macho ex direttore generale Rai,  compaiono fra gli affittuari di Ligresti, a roma, in via delle Tre madonne ai parioli, una viuzza che non gli daresti due lire, ma  molto molto chic e con case extralusso. La casa di Alfano è di appena 220 mq. Non sappiamo se lui e Brunetta e Masi  - che sicuramente saranno a loro volta in compagnia di altri - pagassero affitti di favore, ma  c'è da dubitare che i tre, nei propri ambiti, alla bisogna non abbiano mostrato riconoscenza al proprietario delle loro povere magioni romane?
E Nunzia? la signora Di Girolamo,  campana, con la sua cricca? Ci ha colpiti leggere che avrebbe dirottato parte dei finanziamenti europei destinati ad alleviare i portatori di  handicap da Benevento ad un'altra provincia dove alloggerebbe il suo stato maggiore. Questo leggiamo sui giornali; vero o non vero, a noi questa notizia fa venire lo schifo.
L'Aquila. L'Università, dopo lo scandalo che ha investito anche la giunta comunale - sono tutti innocenti!!!, cosi dicono - con le dimissione del sindaco, ha fatto una proposta, mettendosi a disposizione con un comitato di saggi che potrebbe dare una mano nell'individuare la strada da percorrere per  una svolta nella ricostruzione. Apriti cielo! chi si rifa viva? La Pezzopane, indignata, perchè si sente espropriata dei suoi compiti di amministratore pubblico che ritiene di aver  svolto compiutamente anche in relazione alla ricostruzione che  purtroppo langue nella maggior parte della città. La stessa Pezzopane che si era indignata allorchè, secondo lei ingiustamente, la commissione europea preposta alle candidature per le 'Capitali della cultura' del 2019, aveva escluso L'Aquila. già per la semplice ragione che non si può candidare una 'città fantasma'. E non , come sosteneva l'assessore/parlamentare, per la 'cattiva stampa'.
 La motivazione 'cattiva stampa' ci riguarda anche un  pò.
 Per otto anni abbiamo diretto un bimestrale di musica, edito dal Conservatorio aquilano, MUSIC@, che sì è guadagnato una certa fama per l'originalità e qualità dei contenuti.  La nostra critica ha offerto l'alibi al nuovo direttore del Conservatorio, che di nome fa Piermarini, per vietare la pubblicazione dell'ultimo numero di Music@ affidato alla nostra direzione.  L'alibi consiste nel fatto che - secondo la vulgata di una delle 'menti' del conservatorio aquilano - la nostra critica avrebbe inficiato i buoni rapporti che il conservatorio sta instaurando con gli amministratori aquilani. Si tratta ovviamente di un alibi  nelle mani di una direzione che non sa cosa sia la cultura e per questo la calpesta e la mette all'indice.

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