martedì 17 settembre 2013

Reate Festival: se questo è un festival

Giunto alla quinta edizione, con finanziamenti statali in discesa di anno in anno dopo quelli lauti, esagerati, dei primi anni - come si fa ad avere finanziamenti dal primo anno, se in Italia occorre aver prima fatto tre edizioni di festival per poter chiedere finanziamenti allo Stato? - che altro non erano che  finanziamenti 'occulti' - senza nulla di illecito, ed allora sarebbe meglio dire: camuffati - per Santa Cecilia. Per  l'Accademia, s'intende, il cui sovrintendente-direttore artistico non contento e non occupato abbastanza dal lavoro dell'Accademia, ne assumeva anche altri, come quello di fondatore e direttore artistico del Festival di Rieti, ospitato  in buona parte nel Teatro Vespasiano. L'Accademia  prestava - non gratis, sia chiaro ! - la sua orchestra e dava occasione di  sbocco lavorativo ai migliori allievi della sua iniziativa, meritevole, 'Opera studio', per i quali non trovava spazio nelle sue stagioni canoniche. Poi il Vespasiano si costituì in Fondazione, uscirono allo scoperto  i fautori della trasformazione – Letta presidente, Cagli, presidente onorario del festival che cede, quando lascia la direzione artistica, le redini a Lucia Bonifaci, sovrintendente e Cesare Scarton direttore artistico, persone gradite e sostenute una  da Letta e l’altro da Cagli. Si delinea anche il panorama dei finanziamenti ottenuti dal Ministero, da Nastasi, uomo di Letta, vero benefattore della musica, ma che  oltre che presidente della Fondazione   Teatro Vespasiano, è anche consigliere di amministrazione dell’Accademia di Santa Cecilia.

 L’edizione 2013 che comincia fra qualche giorno ha come suo punto di forza la rappresentazione di 'Anna Bolena' di Donizetti, affidata ad Europa Galante, con la direzione di Flavio Biondi, il quale, assieme alla Bonifaci e Scarton, in maggio ha fatto audizioni a Parma ( la città dove temporaneamente andò in esilio artistico Cagli quando si dimise da sovrintendente dell’Accademia, per organizzarvi il Festival Verdi del 2001, con tanti soldi a disposizione, e portandosi dietro, anche lì Scarton ed il suo seguito, e dove fece fare a Biondi una ‘Sonnambula’ di Verdi - come tutti sanno!) dove però non ha reperito tante voci nuove, ed ha quindi fatto ricorso ad alcune, già collaudate, di Opera Studio, presenti nelle passate edizioni del festival e ad un paio di professionisti.  Oltre Donizetti c’è un concerto di Biondi, da solista con brani per violino solo, adattissimi ad un pubblico attento e preparato come quello di Rieti, e, infine un concerto per organo sullo strumento della cattedrale, costruito da Formentelli su modello di uno storico organo ‘francese’ progettato e mai costruito prima.  E poi due concerti dell'orchestra e coro di ragazzi dell'Opera di Roma, dove è presente anche la Bonifaci. Questo è il Reate Festival del 2013. No, ci sarebbe un appendice, in novembre, intitolata: ‘Verdi, un giovane compositore per  giovani voci, attorno ad ‘Un giorno di Regno’. E’ bastato il titolo ‘giovane due volte’ per far attizzare le orecchie di Nastasi, attentissimo a quanto avviene di nuovo ed originale nel nostro paese in campo musicale, per inserirlo nei ‘progetti speciali’. Per questo, il Ministero  ha finanziato il  festival reatino, ad opera di  Nastasi, il munifico, per ordine dei soliti.

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