giovedì 22 agosto 2013

Una domanda a Ezio Mauro, direttore di 'Repubblica'

Vogliamo rivolgere una domanda al direttore di Repubblica, Ezio Mauro,  che di domande in questi ultimi anni ne ha rivolte tante a Berlusconi, lamentandosi di non ricevere mai risposta, nella speranza che a questa nostra, semplice semplice, arrivi quella risposta che alle sue non è mai arrivata. Ci spiega come mai  gran parte dei suoi critici musicali svolge anche parallelamente attività di direzione artistica, ponendo in atto una conflitto di interessi grande come una casa? Naturalmente non ci venga a dire che nei momenti più delicati gli animi più nobili devono impegnarsi, come accadde a Schumann, Debussy- che è ciò che ci rispose anni fa ad una analoga domanda Duilio Courir; perché se sarà questa la sua risposta, non mancheremo di  rispondergli con una sonora risata. I nomi, non è necessario che glieli facciamo noi, perchè nel suo giornale sono quasi tutti a  lavorare, per tale doppio incarico, in continuo perpetuo conflitto di interessi.  Conflitto di interessi che proprio un giornale del suo gruppo ( L’Espresso) denunciò - anzi ne fece una campagna - allorchè Marco Molendini del Messaggero ebbe un incarico di consulenza all’Opera di Roma, da Gianpaolo Cresci. Molendini dovette rifiutarlo .





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