mercoledì 14 agosto 2013

Papa Francesco fuorigioco

Poco meno di due mesi fa Papa Francesco disertò il concerto che l'Orchestra sinfonica nazionale della Rai gli offriva. Quella sedia vuota nella capiente sala Nervi  fece grande scalpore. Si fecero supposizioni. Papa Francesco avrebbe detto ai suoi più stretti collaboratori che il concerto era cosa del passato, e che lui non si sentiva un principe del Rinascimento in onore del quale  quel concerto si teneva- del Rinascimento ma anche dei secoli successivi. La ragione ufficiale parlava invece di un impegno improvviso e improcrastinabile del Pontefice: la visita ad un cardinale gravemente ammalato - una bugia! - l'udienza concessa ad un prelato che aveva fatto scoppiare mesi prima lo scandalo IOR-  più probabile; ma nulla che non si poteva rimandare per ascoltare Beethoven. Si disse anche che per Papa Francesco la musica non rappresentava un grande interesse - e sembra questa la ragione principale e più vera, anche alla luce di ciò che è accaduto proprio ieri. Il Papa, la cui passione per il calcio è cosa nota - allo stesso modo del suo disinteresse per la musica - ieri ha ricevuto le nazionali argentina e italiana che oggi si sfidano,  in amichevole, all'Olimpico.  A loro ha fatto un bel discorso, certamente. ma, ci si passi la domanda: il Papa non aveva niente di più importante da fare che passare un'ora almeno con i calciatori?  Come nei giorni del concerto, anche ieri  la Chiesa, anzi il Vaticano, attraversa un periodo di turbolenza. Il card. Bertone, in procinto di lasciare la Segreteria di Stato vaticana, avrebbe in mente di denunciare una giovane commercialista che il Papa ha chiamato nel ristretto consesso di tecnici che vigileranno sulle finanze vaticane e sullo IOR. E non è cosa da poco. Nonostante ciò il Papa ha rimandato  tutto per ricevere i calciatori. Nulla di male, purché anche questo Papa non si abitui a dire bugie 'ufficiali'. Ci si può annoiare con la musica ed entusiasmare con una partita di calcio. Questione di gusti e sensibilità, anche per un Papa. E noi non ci scandalizzeremo, purché non venga nuovamente a dirci che i concerti sono roba dei secoli passati.

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