venerdì 30 agosto 2013

Federico Colli vince a Leeds.In Italia nessuno lo prende in considerazione

Leggo sul Sette ( Corriere della Sera) di oggi che alla prossima edizione del Festival Mi.To. (che si svolge fra Milano e Torino e che ha al suo vertice  Francesca Colombo che ha tenuto questo suo incarico anche nei due anni in cui è stata Sovrintendente a Firenze - quando si è giovani il piede in più scarpe non infastidisce più di tanto! ) debutterà in Italia il venticinquenne pianista bresciano Federico Colli che dopo una sua  non recente vittoria  ad un 'concorsino' italiano, l'anno scorso  ha vinto il prestigioso concorso inglese di Leeds. Debutterà con il Terzo di Rachmaninov, sotto la guida di Temirkanov ed accompagnato dalla Filarmonica di San Pietroburgo. Il nome di Colli, prima  di oggi, neanche a noi che leggiamo regolarmente i giornali diceva nulla, semplicemente perchè nessuno mai ne ha parlato, al di fuori di una ininfluente rivistina di settore che l'ha intervistato dopo la vittoria a Leeds.  Sul suo sito ufficiale leggiamo dei suoi debutti internazionali di grande rilievo nei quattro continenti, ma in Italia no. E' un altro caso di MALAMUSICA, contro cui non smetteremo mai di gridare il nostro sdegno. Ancora una volta i direttori artistici nostrani, messi lì in molti casi da politici ignoranti quanto loro o per successione familiare, sbandiereranno la libertà di programmazione. Se così fosse ne saremmo lieti ed anche orgogliosi. Ma il guaio è che  gli ingaggi si fanno  dietro suggerimento di agenzie o di gruppi e comitati di appartenenza, e senza le une e gli altri, in Italia si fatica a far carriera. O non è così?
 E Colli non è la sola vittima, di casi come il suo ve ne sono a centinaia e in ogni stagione. Un altro esempio. Nei primi anni Ottanta  ci fu il primo vincitore italiano di un rinomato quanto difficile concorso, il Ciaikovskij di Mosca, nella sezione :violoncello. Il vincitore fu Mario Brunello, violoncellista e musicista di grande  e superiore bravura e di non minore fantasia. In Italia quella nomina fu ignorata. Anche allora noi  denunciammo il fatto, esattamente come stiamo facendo con il giovane Federico Colli.   


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