venerdì 30 agosto 2013

Abbado o Muti ? Meglio Abbado di Muti, come senatore a vita.Almeno per ora

Da tempo si diceva della imminente nomina di quattro senatori a vita; e da tempo si diceva anche che l'orientamento della Presidenza della repubblica era di reperirli fra le personalità che hanno onorato il nostro paese, nell'ambito delle rispettive professioni. Per la ben nota disaffezione nei riguardi della politica, nessuno ipotizzava che fra i senatori a vita potessero esserci dei politici di professione, come ad esempio Berlusconi; e nel caso in cui Napolitano avesse nominato Berlusconi senatore a vita, prima della condanna, chissà quale altro lungo e travagliato dibattito avrebbe innescato dopo la sua condanna in Cassazione: un senatore 'a vita' decade, può decadere o no? Meglio, perciò, come è andata con la scelta di quattro eminenti personalità, un grande architetto, un fisico premio Nobel, una scienziata ed un musicista. 
Senonché, per quest'ultima categoria, da tempo si facevano non uno ma due nomi, due nomi notissimi: Abbado e Muti. E, in favore di Muti, in una delle ultime recite di 'Nabucco' all'Opera di Roma, al momento del celebre 'Va pensiero', erano stati fatti piovere dal loggione e dai palchi più alti, volantini con la scritta 'Riccardo Muti senatore a vita'. Il dilemma  di chi nominare dei due è stato il vero problema di Napolitano per queste nomine. Egli  è legato forse da più tempo ad Abbado, anche per affinità  ideologica; a Muti lo lega la comune origine  napoletana ( anche se il direttore è molfettese, pugliese dunque, d'origine) e una grande simpatia, che ha radici nella comune 'napoletanità',  tante volte di recente manifestata. Se li avesse nominati ambedue avremmo avuto anche al Senato la diatriba su chi dei due è meglio - come senatore, s'intende- perchè per la rispettiva carriera di direttore gli estimatori dell'uno non hanno nessun punto di contatto e condivisione con quelli dell'altro. O forse il Senato non avrebbe riattizzato le polemiche perchè nessuno dei due si sarebbe distinto per  quantità e qualità di presenze? Per quantità perchè ancora impegnatissimi  nella professione; per qualità perchè  del loro comune settore di  appartenenza in questo paese e nelle aule parlamentari, ben poco si  parla.
Napolitano ha fatto semplicemente e saggiamente una scelta anagrafica. Se avesse scelto Muti, qualcuno avrebbe potuto risentirsi. Abbado, che festeggia ottant'anni, se non altro per ragioni anagrafiche, ha cinque punti in più di Muti, per il quale c'è ancora tempo, alla prossima tornata di nomine a vita. Oltre tutto lui è già direttore 'a vita' seppure 'onorario' dell'Opera di Roma.    

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